sabato 28 dicembre 2013

Qualcosa su di me... (prima parte)


Ultimamente non ho più aggiornato il blog che avevo creato con tanto impegno : ( La cosa mi è dispiaciuta moltissimo ma dall'ultimo post sono successe un sacco di cose. Forse farei meglio a fare una piccola premessa per maggior chiarezza. Le mie energie sono molto molto limitate, per cui anche solo scrivere un pezzo per il blog o dedicarmi alle mie traduzioni dei manga che tanto amo mi costa un'immensa fatica. Anche se questo è un blog sul giardino, vorrei spendere due parole su di me, la "mamma" del giardino, appunto =) Da 2 anni ho scoperto di avere la Sensibilità Chimica Multipla (MCS) ed è per questo motivo che ho dovuto trasferirmi in campagna. Qui l'aria è molto più pulita che in città per la maggior parte dell'anno, tranne che in tarda primavera / estate quando ci sono i trattamenti coi pesticidi alle vigne che ho intorno : ( Questa casa è stata trovata miracolosamente dalla mia compagna che chiamerò A. mentre mi trovavo confinata in isolamento terapeutico in Toscana in un parco naturale vicino al mare.







Di certo da questi due miseri scatti vi sembrerà un posto da sogno, ma provate voi ad essere strappate da tutto ciò che conoscete e dai vostri affetti per stare 6 mesi DA SOLE, in un luogo maestoso ma deserto, soggetto alla furia degli elementi, senza alcun contatto umano (a parte i miei genitori con cui non vivevo più da 10 anni) e soprattutto senza la vostra compagna. Per me è stato devastante. ç_ç

La malattia mi porta a dover fare molte terapie al giorno ma soprattutto a riposarmi molto anche perchè i dolori (fibromialgia) e la stanchezza cronica sono all'ordine del giorno. Ma tornerò a parlare della MCS più avanti.
Ora vorrei dare una bella notizia!! La mia compagna, che aveva gravissimi problemi di salute da tempo e si era data anima e corpo alla ricerca e sistemazione con materiali atossici (sì, perchè nella MCS si è incapaci di smaltire le sostanze tossiche che quindi ci avvelenano costantemente @_@) aggravandosi molto fino ad essere inserita nella lista d'attesa per il trapianto di entrambi i polmoni, il 14 Novembre ha avuto il trapianto!!

Eccola qui qualche mese prima quando stava ancora bene prima dell'ultimo terribile crollo:





Ebbene!! Dire che siamo felici è dir poco!!! Tra qualche giorno sarà dimessa dall'ospedale dove è stata ricoverata un'infinità di tempo (quasi 2 mesi), ma era un anno ormai che non facevamo più niente. Io ho molti problemi a spostarmi, a stare in città, in mezzo alla gente che usa profumi e detersivi tossici, a girare nel traffico, a inalare anche la più piccola molecola di smog... per cui sono stata praticamente a casa tutto l'anno ad accudire lei... ed è stato bellissimo <3


Però, durante gli innumerevoli ricoveri di A. che hanno costellato questo ultimo anno e scandito la nostra vita, mi sono data parecchio da fare in giardino (ed eccomi che torno in tema, "era ora" direte voi!!). Siccome le energie erano poche, in primavera mi ero data da fare soprattutto coi vasi e coi bulbi. Volevo che A, di ritorno dall'ospedale, trovasse un mini paradiso terrestre ad accoglierla... e giudicate voi:




- Questi (sopra) sono i narcisi gialli a trombone che crescono sempre rigogliosi malgrado il passare degli anni. Li ho già sperimentati con successo nel mio primo giardino.





- Ecco invece le Bergenie che proliferano davvero ovunque, perfino in un vecchio vaso. Anche adesso che è quasi Gennaio ne ho trovati due ciuffetti con fiorellini sbocciati a raso terra, nonostante le varie bufere di vento, pioggia e neve e chi più ne ha più ne metta... e nonostante fossero state dimenticate da me che avevo altro a cui pensare.








- Altri narcisi dall'aria molto più esuberante.









- Di nuovo bergenie, narcisi (sopra) e mastelli vari (sotto) con scille e pervinche pronte per la moltiplicazione per propaggine (ossia facendo radicare i nuovi tralci in vasetti posti accanto a quello principale)





- E una profusione di magnifiche, coloratissime e profumate viole del pensiero (sotto)












- Vorrei concludere questa prima parte del mio post con una carrellata di vasoni di tulipani (sotto). I bulbi si prestano ad essere messi a dimora nei contenitori più disparati, non solo quindi in vasi di terracotta, ma anche in mastelli di zinco etc... a patto di praticare gli adeguati fori sul fondo in modo da garantire il necessario drenaggio (disporre anche, insieme al terriccio, un fondo e vari strati intermedi, a seconda della profondità del vaso, di cocci di terracotta o ghiaia per agevolare il drenaggio).























mercoledì 27 marzo 2013

Ellebori, sfatiamo un mito!


Mi sono sempre sentita dire che coltivare gli ellebori fosse difficile perché sono piante molto esigenti, che hanno bisogno di terreni e condizioni particolari e non attecchiscono facilmente.
Io invece li trovo semplicissimi! Premetto che ho acquistato i primi esemplari non in vivai “intensivi” in cui le piante sono pompate con ormoni e poi si afflosciano appena le portiamo a casa, ma in vivaietti biologici o sui mercatini. Erano piante forti, cresciute in veri giardini e non in batteria su dei tavoli illuminati dalla luce delle lampade. 
Ne posseggo parecchie varietà di cui purtroppo non ricordo i nomi ma hanno i fiori color porpora scuro, rosa confetto, rosa coi petali mossi, bianchi screziati di rosso all’interno etc, nonché il simpatico Helleborus foetidus dai fiori verdi bordati di rosso. 







Li ho istintivamente posizionati in zone ombreggiate del mio primo giardino, vicino ad alberi e arbusti, all’ombra della siepe, in zone insomma dove il terreno rimane più fresco e umido, complice anche lo sfatticcio delle foglie autunnali che non rastrello.
Il risultato è stato che, oltre ad avere in pochi anni piante madri meravigliose, ho cominciato a notare che i semi (delle varietà fertili) attecchivano e ne nascevano deliziose piantine in ogni dove.
Ora queste piantine sono state prese con cura in autunno e trasportate nel nuovo giardino. Le più piccole, di due o tre centimetri, poste in vasetti di terracotta e le più grandicelle poste a dimora in una zona a Nord, sotto l’ombra del grande ippocastano e crescono che è una meraviglia. 






Tengo a precisare che anche gli ellebori più grandi che ho posizionato ad Ovest, vicino a un vecchio muro che trattiene l’umidità, e prendono parecchio sole stanno crescendo e fiorendo benissimo accanto a peonie e aquilegie. 






Il terreno, inizialmente povero è stato arricchito in autunno con letame maturo di cavallo e le foglie non vengono raccolte per garantire umidità e protezione al terreno, col risultato che, oltre agli elleborini neonati, stanno nascendo ovunque magnifici cespi di violette bianche e lilla. Quando l’uomo interviene con moderazione dà modo che nel giardino si sviluppi una gran quantità di piante selvatiche ormai quasi scomparse ma davvero deliziose.

martedì 7 agosto 2012

La felicità è piccola cosa!


Questa mattina presto, mentre riordinavo le poltrone in giardino, guardate cos’ho trovato all’interno della stoffa di una di esse, piegata! 







Si stratta dei bozzoli di terra di quella vespa che, dalle nostre parti,  è detta “con le gambe lunghe”. La madre costruisce queste graziose anfore impastando la terra che raccoglie in giro e poi le riempie di cibo e vi inserisce le larve dei cuccioli affinchè si nutrano e si sviluppino al sicuro. Non è poetico? Cerca il posto giusto con molta cura, lontano dal sole diretto, dalla pioggia e da sguardi indiscreti, e poi se ne va speranzosa, affidando alla sorte la sua prole dopo aver fatto il possibile per metterla nelle condizioni migliori per sopravvivere e svilupparsi.
Una volta vista questa meraviglia, ho rimesso a posto la poltrona esattamente com’era prima, senza pulire o disturbare i piccoli ospiti. Mi ci siederò quando le larve saranno uscite togliendo il coperchietto di fango che la mamma ha messo, a mo’ di porticina, per chiudere l’anforetta.


Domani è giorno di piantagioni dopo i primi due temporali estivi della stagione, è ora di darsi da fare ora che la terra è morbida. Vi racconterò com’è andata! ; )





lunedì 6 agosto 2012

Salve a tutti!


Salve a tutti, mi chiamo Kagehisa Kobayashi e sono giapponese…
Ehm… no, in realtà stavo solo scherzando. Ricominciamo!

Sono una ragazza italiana di 36 anni che, come avrete capito, ama alla follia il Giappone. Ora, però, questa mia passione c’entra relativamente con questo blog. Kagehisa Kobayashi è lo pseudonimo che ho scelto per salvaguardare la mia privacy, è il nome del protagonista di un racconto che sto scrivendo e, siccome mi piaceva molto, ho pensato fosse divertente.

Ma torniamo al blog! Per varie vicissitudini, anche non felici, mi sono ritrovata a dover cambiare casa, abbandonando la città e trasferendomi in collina. La casa nuova, che mi piace molto, mi si è subito presentata circondata da un pezzo di terra pressoché incolto, brullo e disadorno. Ecco quindi il desiderio/necessità di creare il mio secondo giardino. Sì, secondo, perché anni fa ne avevo già creato uno dal niente e lo considero il mio “primogenito”. Rispetto al mio primo, ora però vorrei realizzare un giardino più semplice da tenere, costituito principalmente da alberi e arbusti, e soprattutto, a basso costo, ossia: “le piante devo farmele da sola”. Ed ecco nascere l’idea di un blog/diario che documentasse, per noi e per chi fosse interessato, le fasi di creazione e crescita del giardino, come ad esempio moltiplicare le piante per riprodurle da soli, disporre le essenze nello spazio e che differenze ci sono rispetto al mio primo giardino (di cui inserirò foto e descrizioni). Riusciranno i nostri eroi nell’impresa? =)

Spero si rivelerà un’esperienza stimolante e soprattutto che il mio progetto di abbellire questo spazio verde riesca bene, in modo da avvicinarmi il più possibile al mio ideale pezzetto di paradiso. xD

Buona lettura!